Pesche: Proprietà, Storia e (Presunta) Pericolosità dei Semi

Pesche: Proprietà, Storia e (Presunta) Pericolosità dei Semi

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Pesche, un Po’ di Storia

Le pesche, nome botanico Prunus persica, sono frutti conosciuti e diffusi in tutto il mondo. Negli ultimi anni sono stati fatti molti studi su questo frutto e sulle sue proprietà organolettiche e terapeutiche.

Pesche: Proprietà, Storia e Pericolosità dei Semi

Si ritiene che le pesche siano originarie della Cina ma la loro storia evolutiva resta in gran parte ancora sconosciuta. Le registrazioni più antiche che riguardano questo frutto risalgono al 6.000 a.C. Alcuni ritrovamenti di semi fossili nella città di Kunming fanno risalire la presenza della pesca sulla terra al tardo Pliocene, ovvero a circa 2,6 milioni di anni fa. (1)

I frutti erano quindi già presenti prima del Pleistocene, periodo in cui fecero la loro comparsa l’Homo erectus e l’Homo sapiens. Questi fossili mostrano che la Cina è stata una regione chiave per l’evoluzione delle pesche, molto prima della presenza umana sulla terra.

I fossili dei semi sono stati ritrovati nell’agosto del 2010 nella città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, nella Cina sud occidentale. Dalla loro analisi è emerso che i caratteri morfologici dei semi sono identici a quelli delle pesche moderne.

Questa scoperta fornisce importanti prove sulle origini e sull’evoluzione del frutto attuale. Le pesche si sono evolute fino alla morfologia attuale grazie alla selezione naturale. Molto probabilmente sulla loro evoluzione hanno influito i grandi mammiferi ed i frugivori come i primati.

Nonostante la significativa documentazione fossile che riguarda questo genere di frutti, la loro origine e le loro proprietà uniche rimangono sconosciute. La lunga storia del loro commercio e la complessa genomica della cultivar di pesche presentano notevoli ostacoli.

Pesche Proprietà

Come accennato in precedenza, negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi per indagare le proprietà terapeutiche della pesca. Qui di seguito riportiamo le principali proprietà delle pesche che sono in qualche modo supportati da studi scientifici.

  • Contrastano i radicali liberi
  • Antitumorali
  • Potenziano il sistema immunitario
  • Offrono benefici al cuore
  • Proprietà digestive
  • Combattono l’infiammazione

Semi di Pesca e Cianuro

Pesche: Proprietà, Storia e Pericolosità dei Semi

Pesche: Proprietà, Storia e Pericolosità dei Semi

I semi delle pesche contengono amigdalina, un glicoside cianogenetico, ovvero un composto capace di liberare acido cianidrico (contenente cianuro) quando entra in contatto con gli enzimi dell’apparato digerente.

Può capitare che quando la pesca è troppo matura il suo nocciolo si apra e faccia uscire il seme. Alcune persone, chi volontariamente e chi no, lo mangiano insieme al frutto. Alcuni, dopo essersi informati ed aver letto che il seme di pesca contiene cianuro, entrano in panico.

In questo caso si può stare tranquilli, l’ingestione di un singolo seme di pesca non rappresenta un rischio per la salute. Secondo il National Institute for Health, un uomo di 150 Kg può consumare 703 milligrammi di cianuro di idrogeno al giorno prima di cominciare ad avere danni alla salute.

Secondo le analisi, 30 semi di pesca possono sviluppare 204 milligrammi di acido cianidrico.

L’associazione Poison Control sconsiglia di mangiare i semi in modo intenzionale. Tuttavia se ne mangi un paio molto probabilmente non avrai nessun tipo di problema.

I Semi delle Pesche e i Tumori

I semi delle pesche contengono quindi amigdalina, un composto noto anche come vitamina B17 o laetrile. Molte persone ricorrono a questa sostanza per combattere i tumori. Secondo alcuni siti, la ricerca ha dimostrato che il laetrile causa la morte programmata (apoptosi) delle cellule tumorali salvaguardando le cellule sane. (2)

L’amigdalina non è presente solamente nei semi delle pesche ma anche in quelli di albicocca, ciliegia, prugne, mele, pere e altri ancora.

Gli studi hanno sperimentato che 500 mg di amigdalina somministrati per 3 volte al giorno non hanno effetti avversi. (3) Il motivo è dovuto al fatto che 500 mg di amigdalina rilasciano solamente 30 mg di cianuro. Di questi 30 solo da 1 a 5 sono in forma idrocianica. Una dose letale per un adulto va da 50 a 300 mg di idrocianuro.

Questo significa che per essere avvelenato dai semi delle pesche bisogna mangiarne almeno più di 5.000 in una sola volta. Questo è impossibile perché lo stomaco umano non può contenere un tale numero di semi.

Pesche: Proprietà, Storia e Pericolosità dei Semi

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